La vera storia del nostro progetto

Dall’estate del 2017 a oggi (e il nostro impegno continua).

Ci sembra giusto, viste le recenti illazioni istituzionali, rimettere in fila i fatti, i protocolli e le comunicazioni avvenute in questi anni.

La memoria ha un costo, di passione, impegno e rispetto, ci sembra il caso di non dimenticarlo.

Siamo a fine luglio del 2017 quando il consiglio comunale di Ponteranica approvava un disegno di fattibilità di massima (Binari del Tram a raso sul tracciato, uno studio molto simile a quello del 2009) con il voto a favore della Lega, ricordiamola così, ed invece una rottura interna alla maggioranza con il non voto di Colombi, Ravasio e Ronzoni.

D’altronde chi aveva preceduto la civica, “Per Ponteranica Orizzonti Nuovi”, si era battuta con forza per votare un osservazione al PGT nel settembre 2010 dove si chiedeva l’interramento del tratto o il mono binario. I consiglieri di minoranza dell’epoca erano Alberto Nevola, Alessandro Pagano, Alfredo Perego, Cesare Cremaschi e Damiano Fustinoni.

Il progetto comunque non finanziato ad inizio 2018, riapriva le porte ad una discussione che dopo 10 anni rimetteva sul tavolo il tema.

Proprio in quel periodo nacque un gruppo che sulla necessità di modificare il progetto di TEB, lavorò per “stimolare” la giunta nel rivedere le proprie “nuove” convinzioni. Nella primavera di quell’anno TEB approvò l’interramento nell’ingresso di “Pontesecco” (positivo il doppio binario sull’incrocio) con l’amministrazione Nevola non convinta sul resto.

La perdita del valore sociale e aggregativo rappresentato dalla ciclabile, il mercato e la connessione con il Parco dei Colli appaiono come convinzioni nostre e le interlocuzioni subiscono nell’estate una lunga franata. Proprio a questo blocco seguirà l’approvazione governativa del progetto di massima voluto da TEB.

Nota una certa contrarietà nei nostri riguardi e vista la volontà di certificare quanto abbiamo prodotto decidiamo il 16 Ottobre 2018 di protocollare via PEC il piano con annesse le stime economiche standard (ne pubblico una delle quattro, variano in base ad altezza e numero binari).

A fronte dei documenti protocollati la Giunta ed il Direttivo dell’Associazione Ponteranica InComune ci scrive:

Siamo sicuri che la cosa sia stata esplicitata e formalizzata?! A questo link trovate la lettera (Risposta Giunta e Pic).

Marzo 2019, l’assemblea pubblica e la nascita del Comitato “Un futuro per Ponteranica”.

Proprio in questi mesi le iniziative si intensificano, camminata lungo il percorso, nuove proposte per il paese (il tema “La Salute sul Territorio” sembra disperso… sic), la raccolta firme al mercato ma non solo. Un vero mondo di occasioni per parlare ed ascoltare le persone che, quasi meravigliate di questa situazione, ci domandavano il perché di un progetto tanto impattante.

Nel quadro di queste proposte si inserisce l’incontro al Vivace nel Ottobre 2020, un ulteriore possibilità sia fisica che virtuale, tramite la diretta facebook, per poter seguire il nostro piano raccontato dall’architetto Marco Paramatti.
Anche in questa occasione pubblica il primo cittadino Alberto Nevola assicurava la possibilità di un approfondimento in sede di progettazione definitiva del nostro piano.

D’altronde 600 metri di linea semi interrata non paiono un disturbo tanto insostenibile.

Siamo al PNRR e arrivati alla famosa fase di progettazione definitiva.

A settembre 2021 in procinto di un incarico scopriamo, secondo una nostra richiesta di confronto, che da parte dell’amministrazione non c’è una disponibilità né tecnica né politica rispetto al progetto.

Tradotto. Il piano è vostro e non ci interessa, per questo non ci sarà alcun approfondimento.

Sostanzialmente è come essersi smentiti, ripetutamente.

Anche per questo motivo nasce l’esigenza del Comitato “Un Futuro per Ponteranica” di farsi sentire e di non nascondere un pensiero che in molti condividono e che rischia di mettere in serio pericolo il futuro del nostro territorio.